COMMERCIO CARNALE di Cinzia Altomare

Il 14 dicembre 1762,  Angelo Costabile della terra di Marano Marchesato, Biagio di Perri, Carmine Bevacqua e Giuseppe Bartucci della terra di Rende al presente in questa città di Cosenza, li quali spontaneamente e non per forza, vanno dal notaio per mettere attestare e giurare che li sudetti: Arcangelo, Biagio e Carmine ricordarsi molto bene come tre anni addietro in occasione ch’abbitavano vicini alla casa d’Anna Maria Rizzo loro conoscente e paesano videro la medesima continuamente praticare in casa di Lorenzo Benacqua, e si vantava pubblicamente che doveva sposarselo, ma avendo alla fine in ciò ripugnato detto Lorenzo lo voleva querelare nella Corte Locale per raggion del Commercio Carnale avuto con la stessa, ma ciò pervenuto in notizia del Padre di detto Lorenzo, questo cercò buonamente quitare, siccome quietò alla predetta Anna Maria: mediante il rimborso e pagamento di certo denaro e robba di casa; e tutto e ad loro costa ancora per averlo pubblicamente inteso dire tanto al Padre già detto, che alla Madre di detto Lorenzo anzi detto Carmine colli suoi proprij occhi tempo fa vidde ed osservò in Campagna che proprio Lorenzo assieme colla sudetta Anna Maria erano tra di Loro in Commercio carnale, che si vidde ancora da Elena Scagliano che sopragiunse nel medesimo atto in detto luogo; ed un’altra volta vidde la stessa Anna Maria unita col fu Simone Bevacqua che unitamente andiedero in un basso seu Catojo oscuro nel luogo detto “li Malvitani” stabile del Signor Don Melchiorre Zagarise, ove dimorarono più di mez’ora e comprese certamente, che colà erano andati per mal’affare. 
E detto Giuseppe Bartucci attesta come dentro il Mese di Febraro del Corrente anno 1762: nel mentre attrovavasi faticando assieme col prenominato Lorenzo Bevacqua, questo in presenza sua e di Lorenzo Passatello di detta terra di Rende ragionando confesso e palesò ch’egli più volte aveva avuto commercio carnale colla mentovata Anna Maria Rizzo. Similmente costa molto bene a tutti essi costituiti, che la Madregna
di detta Anna Maria nominata Angela Provenzano, dissonesta e per li certi indizij delle cose espressate detti costituiti han tenuto siccome tengono alla medesima Anna Maria per donna di mal odore
, cioè la considerano una fattucchiera.[1]

 

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