Tonino e Antonietta sono due ragazzi di San Fili. Lui è di carnagione olivastra, occhi scuri e profondi, il naso un po’ adunco. Lei è l’esatto opposto: carnagione chiara, capelli biondi e occhi chiari. La loro storia d’amore comincia verso la fine di ottobre 1910 e si sviluppa, nel bene e nel male, per i sei mesi successivi (per leggere la storia completa clicca qui). Si scambiano anche molte lettere di nascosto dai propri genitori che ad un certo punto sembrano quasi acconsentire al loro amore ma poi accade qualcosa, l’arrivo dall’America di un lontano parente di Antonietta, Salvatore Salerno (lei lo chiama “quello infelice”), che fa cambiare la situazione perché la ragazza gli viene promessa in sposa e cominciano i guai.
Attraverso le parole da loro scritte scopriremo il tumulto dei sentimenti e degli stati d’animo che i due innamorati vivono.
Un primo gruppo delle lettere di Tonino e Antonietta le abbiamo già lette (leggi le prime lettere), quelle che leggeremo qui di seguito ci condurranno al tragico epilogo della storia e oltre.
Mio dolce cuor
Con ritardo rispondo alla tua solita e affettuosissima letterina ove a me mi recano tanta gioia nel leggere quei versi così gentili e simpatici e non crederti che io ti illudo che parla proprio il cuor, che t’amo e t’amo più per quando l’uomo ama l’aria, per quando lalbero l’acqua, insomma più di me stessa? Ah vorrei a voce alta esprimerti l’immenso amore che è nutrito e si nutre giornalmente per te! Credimi che non v’è ora, istante in veglia e in sogno in cui il mio pensiero non è rivolto a te che se mi pensassi così voi per quanto vi penso io allora sarei la più felice, la più contenta che potrà esistere nel mondo, e così spero che dobbiamo essere un’anima e un solo cuor e godere una felicità immensa. Dunque mi domandati delle lettere di quello infelice, ti posso giurare che non ne ò nemmeno una, lò tutte bruciate non potevo più vederle che quando aprivo la piccola cassettina mi sembrava esserci una puzza così ò levato le sue e ci messi le tue allora mi odora mi par esserci di dentro un gran tresoro, sto sempre a mirarla, come il giardiniere mira il suo giardino, alla paragonanza sono io con le tue e con te che t’amo tanto e mi dico tua per sempre
Ammiratrice
L’Idolo
Sei tu degli occhi miei
Ch’io ti lasci non creder mai
Se la morte non tronca
I passi miei
XXXXXXXXXX
Caro Indimenticabile
Parlo col cuore ma la bocca non la vorrebbe pronunziare questa parola di non salire questa brutta vinella te ne prego che a casa mia di ieri sera sono dentro un fuoco, comportiamo quanto si può che io per amor tuo sono capace accettare la morte che t’amo e t’amo e l’amor tuo non lo negherò mai a qualunque sacrificio, sii fedele e costante e non dubiti che io ieri sera feci pianti e sospiri senza immaginazione sentendo e volendo dire tante e tante parole ma io a qualunque sofferenza non ti abbandono o parlano o non parlano io non ci fo caso e così fate voi non ascoltate a nessuno se m’ami, che per mio conto ci devo dividere la morte e sono la tua per eterno
Immortale
Scusa che scrissi con fretta e pensa a chi t’idolatra
XXXXXXXXXX
Anima dell’anima mia
Di ciò che mi dite e tutto bene che se venive era peggio. Dunque io a qualunque sacrificio anche se fosse infine la morte non mai ti volgerò un volto eroico sempre ridente, ieri non potete immaginare la rabbia che avevo, ero capace suicidarmi da me stessa, come anche ieri sera stava a dire tu a questo ami? Io prontamente gli ò risposto si l’amo fino alla mia morte, mio caro figuratevi quante volte si è avvicinato per di nuovo bastonarmi e à detto lascia far qualche giorno quando vado dal notaio che mi facesse una donazione per lasciare tutto a Francesco che tu non mi sei figlia e puoi andartene di casa mia che non ti do nemmeno per un ferretto; io non potevo frenare il mio silenzio e gli ò risposto che se arrivo ad uscire di casa tua sarei capace a dormire come i maiali dendro una zimma di filici e non mimporta per niente e à finito di parlare alle ore 11 e mezza e à incominciato dinuovo stamattina alle ore 4. Dunque tesor mio ti prego a farmi sapere con chi parlava mio patre e che significava la parola fidanzamento, spero che se non muoio il mio fidanzato ce lò e deve essere per eterno, essi parlano ed essi sposeranno ciò che piace l’oro che io di nuovo ti ripeto che non ti cambierò nemmeno se avrei un coltello alla gola perché sono ben certa che tu solo puoi rendere felice mè, non dubbiti che non mi farò suggerire da nessuno nemmeno se dal cielo gli angioli scendessero a sciera per confertirmi io non sarò nemmeno capace di tal concetto che ti ò amato e t’amo sinceramente. Dunque per voi la chiesa non è niente e per me è tanto sacrato; vorrei sapere il perché ma io però seguisco ciò che mi ordini, cosa t’importa a te se essi ti odiano, non farci caso, ma non sono nemmeno tanti essi quanti sono le aggenti che ci raccontano tutto ciò, fra breve ti spiego la persona che gli raccontò tutto il contenuto. Ti prego sull’amore a non salire più questa maledetta sempre dico vinella che fa la spia non per paura ma fatelo per amor mio, finisco perché ò molti occhi sopra di me mentre che dorme mia matre ti scrissi questi righi. Ricevi tanti e tanti baci della tua
Immortale
A.
L.
L.
S. Fili 28-3-1911
Amami non dimenticarmi
Vogliami bene
Tua in eterno
XXXXXXXXXX
Amor mio
Con molto disturbo ti scrivo questi pochi righi per dirti che domani andremo a Cosenza. Mio caro non posso farne il dimeno perché quando stamattina ò detto a mia matre io non ci vengo a cosenza per tanti occasioni, non mi sento tanto bene e mi à detto e si, bella cosa e se a tuo patre li prende qualche svenimento per via, pure siamo due persone e di tutto altro devi stare a casa per fare un po’ la bella civetta, io amor mio sono rimasta di pietra, non eppi la forza a pronunziare la seconda parola. Dunque mi scusi perché son tirata meno nella parola di non andarci, se stava bene mio patre era tutto differente, ma nel mentre che sta proprio male sono obligata forziamente andarci. Non dubitate che faremo presto ritorno quando andiamo dal dottore e altre piccolezze e ritorneremo per le due o per le tre di andipomeridiano. Mi scusi tanto tanto, la tua
Adoratrice
Baci affettuosi
Vogliami bene
Non dimenticarmi
Saluti e baci infiniti
Tua in eterno
XXXXXXXXXX
Amor mio
Ti prego sull’amore a non farmi stare così turbata e quanto passi volgimi un tuo sguardo penetrante che a me portassi i tuoi dolci pensieri. Mi scusi che la Domenica ò mancato a non chiederti permesso per ora mi perdoni come ignorante, come stupida. Dunque ricevi una stretta di mano e un caro bacino o forse non lo accetti nemmeno come la mano. Domenica sera ti ricordi? Avevi ragione, mi dispiace di questo dolore che avete, era meglio nascere alle mie guance e no alle tue, mi dispiace molto ma non posso a nulla, la tua per sempre
A. Lio
Scusami gli errori perché ò fretta
(La grafia di Antonietta comincia a farsi irregolare e poco leggibile, segno che non è più tranquilla ed è costretta a scrivere di nascosto. Nda)
XXXXXXXXXX
Idolo del cuor mio
Vorrei da te un piacere, a spiegarmi in quale occasione non ti ò seguito, levando di Domenica che sono andata in chiesa, quali sono le altre. Sai pure perché ci sono andata, ti ricordi Domenica scorsa quando a me mi avete parlato di andare alla chiesa e tu ci sei stato dal principio fino all’ultimo, perché? Sai che io mi sento più arrabbiata di te quando non segui lo stesso e sentendomi incoraggiata ci andai! E di più non è solito io quando ritorno dall’acqua a chiudere il portone, vedi che sempre lo lascio aperto e mia matre va a chiuderlo col palo della scopa e cè sempre una guerra e sta a dire, vede che suo patre è malato e lascia la porta aperta, son tutte menzogne ciò che vi ànno detto, sai amor mio che se vogliamo stare tranquilli non abbiamo di ascoltare a nessuno. Dunque mi dici che mia matre mi à proibito l’amor tuo già che non è vero ma se anche tu ci farai conto, no mio caro l’amor come è dev’essere tra di noi non dobbiamo far conto alle parole di chicchesia, io da parte mia è sicurissimo non si sa tu che pensiero ti esigge ma dobbiamo lottare contro tutti questi che parlano e come pure mi dite che fo la serva no che se ci vado delle volte mi chiamano per compagnia e gli do confidenza che mi deve insegnare i nomi, ài capito? Che spero di essermi fatta la serva no che la devo fare.
Avrei altro da dirti ma son ben certa che ti fa noia leggere tanto iscritto. Finisco con ricevere dei baci infiniti e saluti in quantità, la tua
Adoratrice
Ti prego mandami l’anelli
Amami
Ti ripeto
Perché tu solo
Puoi rendere felice
Un cuore che ti ama
Senza inganno
XXXXXXXXXX
Adoratissimo Antonio
Vi prego assolutissimamente a farmi sapere il perché, che quando ieri mattina andavo a prendere il latte, sei volto in quel modo! Non appena vitte a me come eri fermato sei messo a camminare e nasconderti. Mio unico pensiero, forse son resa indegna dell’amor tuo, o ti son venuta annoia? Io a parlarti e tu a far l’orecchio del mercante. Forse ancor ti dura la rabbia di Domenica che non volevi di andare in chiesa, ci sono andata per tante occasioni tanto perché tua sorella mi aveva incoraggiato e per far contenta a mia matre, dunque non posso pensarci io, per te languo, io per te sarei capace accettare la morte e tu sei tanto ingrato verso a me, perché, vorrei sapere perché.
Di quel giorno che il mio pensiero è rivolto a te, la mia fantasia non più tranquillità, non riposo ne notte ne giorno sempre in te il mio tutto, in te ogni dolcezza, in te ogni cosa e forse ove tu non mi pensi, ma non lo credo perché fai per farmi maturare e farmi mettere in atto di disperata? Pensa a chi t’idolatra e mai un solo istante allondanassi da te, pensami almeno per la terza parte per quanto ti penso io e amami come me che t’amo senza inganno e singeramente. Non altro, ricevi una stretta di mano e un forte bacino della tua
Immortale
Pensami
Non farmi languire
Non dimenticarmi
Non dire che mi abbandoni
Dimmi che sarai mio
Con la certezza in eterno
A.L.
XXXXXXXXXX
(Antonio comincia ad essere davvero esasperato dalla situazione, tanto da non intestare il biglietto e da non mettere nemmeno la firma. Nda)
Quel che io voglio sapere è questo, di tutto e maggiormente di ieri sera di cosa dimostra tuo padre! Tu poco ti cava del mio amore. Perché non ài voluto accettare il mio bacio, forse io non son degno avvicinarmi alle tue guancie, basta ecco subito il tradimento
Questo sarà un tuo ricordo
Fate la risposta subbito e mettetela stesso posto
XXXXXXXXXX
Carissimo Antonio
Mi dite che la lettera che vi ò fatto ieri l’avevo scritta, non ò il tempo a scrivere secondo le ricevo e io per conservarle devo tenere il deposito, ho scritto le parole più necessarie perché avevo molta fretta che se si svegliava mia matre era meglio trovarmi morta, mio caro quando siamo di nuovo questionati con mio patre era già fatto notte se no ad ogni costo facevo sentirti. Ancora replica le parole che mi lascierà nuda e devo uscir da casa sua come andassi a fare una ambasciata senza darmi nemmeno un semplice fazzoletto a me cosa mimporta perché mi dici che sarai certo mio, non fò caso che soffro e che languo, unico mio pensiero, questa figura non la farò mai a scappare perché debbo fargli maturare e se seguitavo questa idea io non fò altro, arrivo fino a venti uno anni e mi sposerò senza conzenzo di nessuno, ti prego a dirmi se domando a mio patre che raccontavano la Domenica col figlio di Giovanni di farchia per vedere ciò che mi risponde, e io non mimporterei se mi bastonasse di nuovo e soddisfarmi a dirgli ciò che meritano tanto uno e l’altro perché non posso conportare il mio silenzio. Anche in chiesa ci vorrei andare per tua sorella perché sai che mi à detto perché non vieni alla chiesa non seguire gli ordini di chi ti comanda perché che vieni con me che cosa ti dice, mo ti prego glielo avessi di dire che peggio per me, volete sapere chi è la persona del piccolo racconto domanda a tua matre che ti lo dice che io ancora non sono sicura, avevo conservato le cartoline per fartele vedere! Né che ci avevo speranza, l’unica speranza mia sei tu ài capito? Ti prego assolutissimamente di non parlare alla tua vicina ti giuro che mi fai matura lo so che me lo fai per dispetto che se no te lò detto più di una volta ti ne supplico sull’amore, non posso vederla, non ò più che dirti ricevi tanti e tanti baci e sono la tua per eterno
Antonietta Lio
S. Fili 29-3-1911
Mi venne la lettera di mio fratello e mi vuole da esso mo quanto gli fò la risposta ti dico ciò che gli mantavo a dire. Addio Buon sogno
Baci
XXXXXXXXXX
Mia carissima Antonietta
Di tutto ciò che avete detto non ò capito niente, che cosa volevate dire. Forse sei seccata a far l’amore e trovi tutti questi ostacoli; non importa sarete gentile e cortese a mandarmi le mie lettere che io ti manterò le tue. Perché io non posso amare a chi non mi ama. Il tuo amore verso di mè è stato un amore spontaneo, ma io invece tutto diverso t’ò amato più della vita mia come ancora continuo a damarti, non importa che tu sei al contrario.
Ti prego mandarmi pure quelle che lò scritte con il lapis a rivederci e buona fortuna con il tuo prossimo amoroso
Lio Antonio
XXXXXXXXXX
(Gli eventi cominciano a precipitare. Nda)
Amor mio
Ti scrivo questi pochi righi che non ò potuto dirtelo in voce, te lo scrivo. Ti prego assolutissimamente a non più salire questa brutta vinella perché mia matre ogni sera fa la videtta per poterti vedere e à detto che se ti vede non fa altro chiama a tuo patre e ti fa ben bastonare, ora te ne prego, nò che avete paura di essa ma fatelo per amor mio, fatelo sull’amore e sulla fedeltà che mi porti e credimi che sono dentro l’inferno in carne e ossa, non à altro che dirmi tutte le ingiurie e le porcherie del mondo le à dette a me, à detto che altra messa non vè per me che la Concezzione o S. Antonio con essa che sola non mi fa dar più un minimo passo, se no a qualche parte ti fo saper tutto, ricevi tanti e tanti bacioni la tua
Immortale
XXXXXXXXXX
Mio unico pensiero
Parlo con la bocca ma il cuore non vorrebbe parlarti ciò che ò saputo adesso nel mio ritorno dal lavoro. Ho assaggiato un dolore nel profondo del mio cuore che per vergognia delle persone che vi erano non ò piangiuto e non ò nemmeno la forza a scrivere che sono diventato tremolo. Il contenuto è il saputo di questa mia venuta è questo: la tua madre è andata da Concettella e gli à detto: dite ad Antonio che non stesse più a guardare nel mio balcone e non stesse più ad amare mia figlia che non è para sua che mia figlia si deve sposare una persona più migliore a lui e non passerà questo anno.
Io le ò risposto dite che io voglio parlare con lui che se io guardo o non guardo al balcone non sono affari che gli riguardano. Dunque in qual modo debbo aggire con la tua madre? Io non ti abbandonerò nemmeno se questa sera verserò il mio sangue, badate a non farti confontere non vi curate se questa sera ti bastona o quando lo farà.
Badate alle lettere che vi ò scritto giorni dietro, guai a te se tu ti farai confondere di qualche persona, io non ti faccio altro, ti segnerò il viso e pocho mimporta che in galera vado.
Fatemi sapere qualche cosa che ànno raccontato di me o di qualche altro. Questa mattina ò saputo che ài parlato con la maestra di bitonto e ti à raccontato ciò che ò detto io ed ò saputo che il figlio di farchiero ti ha fidanzato.
Non mi prolungo molto che non faccio a tempo a darci la lettera.
Saluti e baci
Del tuo
Dico fidanzato
Lio Antonio
S. Fili 31-3-1911
Fatemi la risposta questa sera perché mi sento morto se non vedo un’altra tua scritta. Forse ti è sembrata male alla busta ci farai la parola fidanzato.
Baci, badate che io per amor tuo non dormo e non posso più lavorare. Fate i mezzi possibili a mandarmela per domani mattina quando vado a lavorare senò non vado
Badate bene ciò che fate e ciò che scriverete
(Il primo aprile accade la tragedia. Con l’intento di uccidere la madre di Antonietta, Antonio uccide per errore la sua amata e dopo averne presi a rasoiate i genitori scappa e si nasconde ma… Nda)
Carissima In eterno
Da voi allontanatomi con il corpo ma non con il pensiero che durante questa mia scappata penso sempre a te ed il mio cuore finisce di amarti quanto la mia vita è distrutta, te lò detto che per amor tuo verserò il sangue e che la mia parola dev’essere parola, ma non mimporta che io vado in galera sono sicuro che tu non mi tradisci. Oh, non potete immaginare il dispiacere immenso che ò assagiato nel sentire che tu eri morta, sono venuto vicino a te e ti chiamavo ma tu eri già svenuta e ferita nel collo; nel vederti così t’ò baciato diverse volte e dopo mi ò tirato un colpo di rivoltella per morire a te vicino. Il colpo l’ò spagliato sono ferito dentro un braccio e ciò la palla dentro ma non importa perché non sei grave tu lascia che io muoio.
La sera stessa ero venuto di nuovo alla tua casa per vedere come passavi e non ò potuto salire che vi erano i carabinieri e sono nascosto sotto il sopporto ed ò bussato alla casa della maestra bitonto per dirgli di stare sicura che io non ti abbandonavo mai nemmeno se avevo un coltello alla gola. Il fatto che non è venuto nessuno e io me ne sono andato molto dispiaciuto perché non ti ò visto unultima volta. Non mi fate stare turbato e dispiaciuto, fatemi sapere come passi e scriverete subito, se non puoi scrivere ditelo alla maestra di bitonto e la dasse al mio compare Roberto Capizano che lui me la monterà, non avete paura perché non è niente, non dimenticarmi e non rifiutare questa mia lettera. Badate che per amor tuo ò rovinato la mia famiglia e per amor tuo ò lasciato vivere i tuoi ingrati genitori ma però sono segnati che più di un giorno si ricorderanno ciò che mi ànno fatto.
Badate a non tradirmi che se no guai a te ti farò quel che ti ò promesso.
Cara Antonietta appunto sono alzato e nel vedermi così insanguinato volevo venire in S. Fili perché non posso più stare dove mi trovo ricettato, so che sei anche tu ferita, da ieri sera e questa notte lò passata sempre a piangere non per nessuna cosa ma perché sei anche tu ferita. Statevi tranquilla e fatemi sapere tutto, finisco di scrivere perché è appunto di fare giorno e debbo partire ancora non sono deciso per dove.
Saluti e baci infiniti
Dal tuo
Che non ti dimenticherà
MAI
Il 2 aprile 1911
XXXXXXXXXX
Carissima maestra
Vorrete essere Gentile a farmi un favore di consegnare questa lettera al mia Antonietta. Se per caso lei non accetta tu farai i mezzi possibili di leggerla e dirle tutto il contenuto e scrive mele dopo che l’avete scritta la date al mio Compari Roberto Capizzano che lui o me la porterà o melamanterà. Ti prego ad informarti di tutto specialmente come passa la mia Antonietta. Ti ringrazio anticipatamente del favore.
Ricevi i miei ossequi
Lio Antonio
XXXXXXXXXX
Carissimo Compari
Non appena tu ricevi questa mia lettera non devi fare altro di portarla alla casa della maestra di bitonte e gli dite di farmi questo favore di consegnare questa lettera alla mia adorata Antonietta. Dopo lei ti darà la risposta tu farai i mezzi di portarmela subito da Ciccio Commis, ti insegna dove devi venire poi se qualche volta ti scrivo per la posta lascerete ( limpaloposta? incomprensibile) perché ce il timpro.
Fatemi saper tutto di cio che si tratta e specialmente come passa Antonietta cerca i mezzi possibile di andare in casa sua se no lo dite a Caterina Commis di ciandare fatemi il favore di venirmi a trovare.
Saluti dal tuo Compari
Lio Antonio
Saluti a Saverio
Antonio non avrà il tempo di recapitare queste ultime lettere perché il 3 aprile viene arrestato dai Carabinieri nelle campagne di Falconara Albanese.[1]
[1]
ASCS, Processi Penali.
ASCS, Processi Penali.
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