Paolo Marroccia è nato a Militello (CT) il 25 gennaio 1875 ma si trasferisce a Rende con la moglie Giovannina Presti, nata a Vizzini (CT) il 17 novembre 1876, quando questa ottiene il posto di levatrice, e la figlia Lucia, nata a Piazza Armerina (CL) il 13 dicembre 1900, insegnante elementare di prima nomina nelle vicinanze.
A causa di una ferita riportata durante la Prima Guerra Mondiale rimane invalido ed è mal tollerato dalla moglie e dalla figlia le quali, avendo cominciato a frequentare ambienti dell’alta borghesia locale, si vergognano di lui. In breve tempo lo spogliano di tutti i suoi averi e lo buttano fuori di casa. Paolo è inabile al lavoro e si trova ben presto a dover chiedere l’elemosina.
Ma Paolo vuole giustizia e scrive al Pretore. È il 1919.
Ill.mo Signor Pretore
Sono a mogliato con questa signora mia moglie a 24 anni. Dopo anni 13 che sono a mogliato la fici levatrice, che mi costava quattro milalire. 914 andavo in america mi retirai di america e mi armò un negozio di cretagne.
Come pure sentito e sento che esso non e stata come dovende stare.
E mi a lasciato stare.
Altrimento fui chiamato militare e essa si piglio il sussidio poi mi venne costesta molattia e ebbe tre mesi di convalescenza o arivoi qua essa mi mandò mia figlia dicendo che non voleva aiutare suo padre che sono io.
Anchio stesso li disse che neanche volevo vedere sua figlia.
Ed esso si a preso il mio sussidio voglio sapere dove l’anno fatte andare che a me mi anno cacciato fuore e come devo fare i e percio mi rivolgo a vostro illustrissimo per farmi dare mandinamento tanto della moglie e in zieme col la figlia
Ad un povero mutilato che non posso fare niente
Ti saluta il suo servo
Marroccia Paolo
Dalle indagini si ricava più di qualche indizio, roba utile per configurare il reato di maltrattamenti, ma da una parte ci sono una levatrice e una maestra, che è sempre bene averle amiche, e dall’altra un mendicante storpio. Il Pretore non ha dubbi e il risultato è scontato: assoluzione per insufficienza di prove.[1]
[1] ASCS, Processi Penali.
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