IL RAPPORTO DELLA GUARDIA

Raffaele
Milito fa la guardia municipale a Cleto e deve badare all’ordine pubblico. Il
pomeriggio del dieci marzo 1918 assiste a una discussione sulla pubblica via e,
ligio al dovere, va ad avvisare il Sindaco.
Ma, durante
la sua assenza, in strada scoppia una lite. Milito, alla fine della giornata
lavorativa provvede a denunciare il fatto al Pretore di Aiello Calabro…
Ill.mo Signor Pretore del Mandamento di
Aiello
Verbale di minaccia a manoarmata
L annomillenovecento di cedotto, il giorno
dieci di Marzo a ore sedici in Via campanaro il nominato Formica francesco fu
Nicola dà Polistina (Reggio Calabbria) ubriaco all’cesso, veniva in litiggio
conparole altezziose è minaggiose in modo offenzive contro Aiello Francesco di
Giuseppe, soldato in licenzia, il Formica aveva già parlato male dll’esercito
di cendo che soldati, Italiani non hanno nessuno valore e non servono aniente,
Da una parola all’altra, mentre Aiello
parlava e faceva conosciere al Formica la bravura e valore del R. e sercito,
Italiano, lo stesso Formica di corsa andò in casa sua e dopo pochi minuti sie
veduto ritornare armato di scura, Voleva uccidere il povero Aiello ma per fortuna
gli fu tolta la scura da Rodolfo Milito di Giuseppe, Non contento di ciò il piu
volte citato Formica ha tirato dalla tasca un rasoio per andare contro
l’Aiello, ma anche questa seconda volta il detto Milito Adolfo lo dissarmò.
Dichiaro che alle prime parole mi trovo
prisente, ma quando il Formica siera armato, io mi trovavo in casa del Sig.r
Sindaco che gli riferivo il fatto tanto pel proprio dovere, e per il
procedimento, di Legge.[1]

[1] ASCS, Processi Penali.

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